Comfort visivo: la nuova frontiera del benessere domestico e lavorativo
Costruzioni e Ristrutturazioni , Sistemi Energetici e Impianti , Comfort e Risparmio Energetico , Case ad Alta Efficienza EnergeticaIl benessere psicofisico di una persona è fortemente influenzato dall’illuminazione del luogo in cui vive o lavora. Per iniziare: cos’è l’illuminotecnica? L’illuminotecnica è quella disciplina che studia l’illuminazione degli spazi interni ed esterni e richiede competenze legate alla natura dell’occhio umano, all’elettrotecnica, al mondo impiantistico e ai principi di progettazione architettonica. L’obiettivo primario di un progetto illuminotecnico è offrire una condizione di comfort tale per cui siamo in grado di svolgere al meglio le attività che siamo chiamati a compiere in un determinato luogo, in cui l’equilibrio tra luce naturale ed artificiale sia il migliore possibile.
Quando si realizza un progetto illuminotecnico si fa riferimento alle grandezze fotometriche che influenzano le caratteristiche della luce e dell’illuminazione, sia artificiale che naturale. Tra queste:
il flusso luminoso, cioè la quantità di energia emessa da una sorgente luminosa in un’unità di tempo;
il livello di illuminamento, che possiamo intendere come la quantità di luce in un ambiente;
la luminanza, quindi l’entità della luce emessa in direzione del soggetto;
l’intensità luminosa emessa da una sorgente in un ambiente;
la distribuzione della luce e la sua incidenza sugli oggetti;
la resa cromatica e la temperatura della luce.
La corretta regolazione e l’equilibrio di tutti questi fattori permettono una condizione di benessere visivo, da studiare in relazione alle attività previste nei diversi ambienti. Ecco che il progetto d’illuminazione comporta la scelta degli apparecchi illuminanti da predisporre in un locale, con considerazioni riguardo il numero, la tipologia e la posizione. Anche la manutenzione dell’impianto e dei corpi illuminanti è fondamentale già in fase progettuale e condiziona l’efficacia del progetto nel corso del tempo.
Per la progettazione illuminotecnica, è possibile far riferimento anche ai software in grado di simulare le condizioni di illuminamento in uno specifico spazio e il comportamento delle diverse superfici. La progettazione deve garantire inoltre una giusta distribuzione delle luminanze. Un contrasto troppo basso può rendere difficile la lettura degli oggetti e creare ambienti poco stimolanti, così come un contrasto eccessivo può dar luogo a disagio nel soggetto. Attenzione quindi alla scelta dei corpi illuminanti, alla loro distribuzione e alle finiture delle superfici in un locale o del piano di lavoro.
Oltre alla ricerca del benessere visivo, il progettista non deve mai dimenticare che l’illuminazione artificiale ha un grande peso anche in termini di efficienza energetica. Per cui è importante scegliere tecnologie a basso consumo e sfruttare nel migliore dei modi l’illuminazione naturale.
Quali benefici si avranno soprattutto in relazione ad un ambiente lavorativo ben illuminato?
Una costante ed abbondante esposizione alla corretta fonte luminosa (bilanciamento tra luce artificiale e luce naturale), porta a:
un aumento del 25% della capacità di concentrazione;
una riduzione del 30% delle malattie influenzali;
un aumento del 30% della resa lavorativa e una riduzione del 60% dell’assenteismo (Sick Building Sindrome o Sindrome dell’edificio malato);
una regolarizzazione dei ritmi circadiani (ciclo sonno – veglia);
una riduzione delle malattie depressive (ogni giorno dovrebbe essere garantita una esposizione alla lice solare minima di almeno 30 minuti a 10.000 lux o 120 minuti a 2.500 lux).
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